6.1 Critica delle norme linguistiche e Sprachkritik in italiano
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Abstract
Il termine tedesco Sprachnormenkritik è sconosciuto alla tradizione degli studi linguistici italiani e quindi ritenuto intraducibile. Inoltre rispetto alla traduzione letterale “critica delle norme linguistiche” si ritiene più adatta l’espressione “riflessioni sulla lingua”. In una prospettiva diacronica, la problematica normativa dell’italiano è stata affrontata a più riprese tramite la cosiddetta questione della lingua. Domande in qualche modo legate al concetto di Sprachnormenkritik se le posero inoltre i puristi risorgimentali alla vigilia dell’Unità d’Italia. Un altro importante contributo è stato fornito recentemente dall’Accademia della Crusca con il suo bollettino “La Crusca per voi”. Le recenti “riflessioni sulla lingua” evidenziano una progressiva soppressione del polimorfismo nella lingua scritta che sfocia tuttavia nell’integrazione di elementi della lingua parlata nello standard (con un crescente rafforzamento dell’informalità della lingua) e nella regressione del modello monocentrico toscano. L’accettazione di nuove forme avviene dunque attraverso diversi canali: identificazione dell’italianità in rapporto con la toscanità, un atteggiamento purista nei confronti dei vocaboli stranieri, il ruolo linguistico-legislativo del fascismo, il ruolo delle istituzioni scolastiche nell’educazione linguistica dal 1969 e il ruolo dei mass media nella diffusione degli usi informali.